In questo progetto per una Struttura Multifunzionale per la promozione della produzione agricola ed eno-gastronomica vediamo come affrontare le aree industriali ed i nodi infrastrutturali dismessi, o peggio mai partiti.

  • Tipologia: Laboratorio Integrato di Composizione Architettonica e Urbanistica
  • Committente: Facoltà di Architettura di Pescara
  • Team: Pasquale Desantis, Gianvitale Manocchio
  • Anno: 2012
  • Progetto esposto alla XIII Biennale di Architettura di Venezia

Nella maggior parte dei casi le attività inserite in queste aree NON RISPETTANO LA REALE VOCAZIONE DEL TERRITORIO.

Dopo un’iniziale fase di espansione dovuta essenzialmente alla presenza di fondi pubblici, ad una fase di collasso.

La mia soluzione? Progettare spazi ed attività partendo dal territorio.

In questo modo il territorio va verso un benessere sistemico e duraturo nel tempo, non deciso dalla necessità di piazzare posti di lavoro che dureranno poco.

Concept: lo sviluppo di un nodo multifunzionale

Il sito di intervento è posizionato nelle immediate vicinanze di un nodo infrastrutturale, in una posizione strategica e con possibilità di accesso sia alla superstrada sia alla ferrovia.

La storia di questi luoghi è la più classica delle storie industriali del bacino del Mediterraneo.

In programma c’era la nascita di una piattaforma per gli scambi commerciali che avrebbe dovuto proiettare Corinto in un settore che non aveva mai avuto prima: quello industriale.

Un po’ per mancanza di fondi, un po’ per l’assenza endemica di un tessuto ed una mentalità industriale, l’idea di questa piattaforma è morta prima ancora di nascere e questo spazio si è trasformato in un vuoto suburbano a memoria di una scelta sbagliata.

Il punto forse è proprio questo: non sta scritto da nessuna parte che un territorio, di punto in bianco, debba diventare industriale.

Senza un’analisi della produzione esistente, della posizione geografica, delle possibilità concrete.

È da qui che sono partito.

Data la natura fondamentalmente agricola del tessuto produttivo del territorio, caratterizzato da produzioni di buona qualità ma mal sostenute dal settore terziario, l’idea progettuale rappresenta la visione di quello che potrebbe essere un luogo dove l’agricoltura, la didattica e l’industria dell’agroalimentare trovano un punto d’incontro.

In questo modo si crea un modello di sviluppo che segua quelle che sono le vocazioni naturali di un territorio e le tendenze dei suoi abitanti.

Un nuovo assetto viario per riconnettere la struttura multifunzionale

La nuova definizione dell’area parte dai collegamenti:

ad esempio la vecchia ferrovia a scartamento ridotto, oggi dismessa perché inadatta ai treni moderni.

Il progetto prevede il suo recupero per il trasporto urbano e suburbano su rotaie, sia di tipo turistico che commerciale.

In questo modo otteniamo un netta riduzione del traffico su strada.

In questo modo riusciamo a ridurre sensibilmente l’area destinata a parcheggio e di stabilire una corsia preferenziale su ferro per le merci, che non ingorgheranno più la superstrada.

L’edificio

Il progetto di questa struttura multifunzionale prevede spazi per la vendita e la degustazione di prodotti tipici.

Sopra questi spazi, una copertura modulare continua che culmina in un elemento a torre.

L’elemento a torre ospita piattaforme agricole per la sperimentazione agro-alimentare didattica e turistica.

L’edificio si presenta come un organismo policellulare dalla pianta irregolare.

Infatti è pensato come un aggregato di moduli esagonali che creano una membrana uniforme sugli spazi interni, che sono organizzati in due tipologie:

Una, estesa e monolivello, ospita gli spazi per l’esposizione, la degustazione e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari;

l’altra, disposta su 6 livelli, assume una funzione prevalentemente didattica e sperimentale.

Qui sono previsti laboratori agrari, spazi per coltivazioni in serra e per la sperimentazione delle colture.

Questo tipo di strutture sono di certo capaci di innescare assieme alle scuole ed alle università processi di innovazione della produzione e formazione delle generazioni future.

Migliore sezione della torre del progetto esposto alla Biennale di Venezia

Nella sezione di questa struttura multifunzionale potrai notare molte similitudini e molti concetti in comune con un altro progetto che ho fatto in passato, questa volta per una struttura ricettiva:

Vai al progetto della struttura ricettiva

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