Pantone 2020: che palle!
Pantone 2020 Classic Blue

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Ho scritto questo articolo sul Pantone 2020 per fare un po’ di ironia sul fatto che molte volte perdiamo di vista il senso delle cose, in un mondo dove scherzare online diventa ogni giorno più difficile.

Ho scritto questo articolo sul Pantone 2020 per fare un po’ di ironia sul fatto che molte volte perdiamo di vista il senso delle cose, in un mondo dove scherzare online diventa ogni giorno più difficile.

Come ogni anno eccoci arrivati al periodo delle festività natalizie e, come ogni anno, vien fuori il Pantone dell’Anno.

Non appena la famosa azienda di tecnologie per la grafica si pronuncia ufficialmente, si scatena l’inferno.

Migliaia di designer, architetti, arredatori e grafici cominciano a postare in maniera compulsiva quello che sarà il Pantone dell’anno, come se fosse il rapporto della Sezione Aurea.

Come se un colore, contestualizzato in un preciso intervallo temporale, possa avere un senso condiviso e generalizzato più di un altro.

Ogni Dicembre, da qualche anno a questa parte, ci troviamo nel bel mezzo di una giostrina simpatica, ma che sa tanto di formule magiche New Age, con molta poca sostanza.

Cos’è il Pantone?

Se non ne hai mai sentito parlare in dettaglio, ti dico che Pantone è una palette di catalogazione dei colori tra le più famose al mondo, creata appunto da Pantone Inc., azienda statunitense specializzata in grafica e resa cromatica sia su supporti digitali sia su supporti fisici.

Come è cominciato la storia del Pantone dell’Anno?

Nel 2000 il Pantone Color Institute decide di dar vita a quella che sarebbe poi diventata una lunga e fortunata tradizione: Il Colore Pantone dell’Anno.

Detto in 2 parole, l’azienda cominciò ad invitare (lo fa tutt’ora), gruppi di lavoro internazionali che, riunendosi 2 volte l’anno dechttps://www.pasqualedesantis.com/wp-content/uploads/2022/03/115-business-consulting-agency_blog_1.jpgo quale sarà appunto il Pantone dell’Anno.

Per chi non ricorda o per chi come me aveva 10 anni e pensava solo a giocare a calcio in cortile, il Pantone del 2000 fu il color Ceruleo, in pratica questo qui:

Pantone dell'Anno 2000

Dopo ben 20 anni dal primo colore di questa fortunata serie targata Pantone onestamente comincio a cogliere i primi segni di degenerazione di quella che, invece di esser presa per quello che è, ovvero una bella, semplice e straordinariamente efficace trovata di marketing, sta assumendo sempre più dei connotati tipicamente religiosi.

Perché è degenerata?

Difficile dire perché sia degenerata. Proviamo a ragionarci su.

Senza dubbio, il Colore Pantone dell’Anno con il passare del tempo ha assunto, come ho scritto prima, delle caratteristiche para-religiose.

Sia ben chiaro, non per colpa dell’azienda, che giustamente fa (e fa molto bene) il suo lavoro, ma piuttosto per il modo in cui ogni anno il nuovo colore viene accolto dagli addetti ai lavori o da semplici appassionati.

Ho notato negli ultimi anni un crescendo di:

Sensazionalismo

Come se il colore appena pubblicizzato fosse la cura contro il cancro, lo stupore che accompagna ogni anno il lancio del Pantone dell’Anno riscuote stupori unanimi.

Acriticità

Appena esce il colore dell’anno, tutti a dire: “Wow, fantastico, era quello di cui avevamo bisogno” come se la metodologia di scelta di questo colore fosse lo stessa di Picasso, Rembrandt o Van Gogh.

Piace letteralmente a tutti, ognuno ne condivide il senso, mai nessuno critica il Colore dell’Anno. Tranne me naturalmente 🙂

Storie melliflue

Come ogni religione dietro un prodotto, in questo caso un colore, ci vuole una storia bella ed efficace.

Allora perché ad esempio non proporre come Pantone 2020 un bel blu che parli di calma e stabilità? A chi non piace la calma e la stabilità?

Dico la mia sul Pantone 2020

Il concetto di “colore di tendenza” è stato sempre un qualcosa che ho ritenuto (e ritengo tutt’ora) perfettamente inutile. Mi spiego meglio.

Il settore del design e dell’architettura nascono per pensare e creare prodotti o servizi che dovranno durare (almeno così si spera) ben più di un prodotto di moda.

L’obiettivo che dovrebbe avere un architetto, un designer o chiunque altro operi nel settore della progettazione dovrebbe esser quello di creare qualcosa che trascenda la variazione di un Pantone.

I designer dovrebbero lavorare a cose che sopravvivano al Pantone dell’anno. Questo è il mio pensiero in breve.

Ci facciamo un mare di pippe tutta una vita sulla progettualità, sull’ergonomia e sulla funzionalità, per poi banalizzare tutto riassumendolo in un colore Pantone dell’anno.

Deciso da chi, poi?

Conosci i tizi che ogni anno, chiusi in una stanza segreta, lavorano tra pozioni magiche e improbabili alambicchi all’ennesimo Pantone dell’anno?

Si esatto, come un novello Dexter (ricordi il cantone animato dei primi anni 2000?) provano e riprovano tinte su tinte, effettuando miliardi di studi per poi esclamare:

Eureka! Habemus il Colore Pantone del 2020

Pantone dell'Anno 2020

La Verità sul Pantone 2020

La verità è che questo Blu Classico, scelto da Pantone come colore dell’anno 2020, è un gran bel colore.

Ma è semplicemente ridicolo che stormi e stormi di designer, architetti, creativi ed appassionati prendano questo lancio come un qualcosa di scientificamente valido, pronto da spalmare su qualunque progetto, prescindendo da qualsiasi analisi.

Senza volerlo state scavando la nostra fossa:

state dicendo al cliente che per questo 2020 va bene il colore scelto da un’azienda statunitense. Sì sì, anche nell’appartamento che stai ristrutturando a Pizzo Calabro.

Se invece desideri capire bene come scegliere i colori per la tua casa, non devi far altro che compilare i campi vuoti in basso e premere su Invia.

Ti ricontatterò subito.

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